Domenica 7 Giugno 2020: una data che entra ufficialmente nella Storia, perchè a FICO – Eataly World di Bologna è stato raggiunto il record mondiale della sfoglia più lunga tirata a mano da non professionisti.
L’evento dal titolo “Una sfoglia da Guinness”, ha visto partecipi sfogline e sfoglini amatoriali che hanno steso in diretta con il solo mattarello l’impasto tipico per pasta alla emiliana. A partire dalle 11:00 infatti il corridoio centrale di FICO è stato allestito con delle postazioni equipaggiate con mattarello, spianatoia, farina ed impasto pronto. Fino alle 15:00 i visitatori hanno avuto la possibilità di occupare una delle postazioni per il tempo necessario a stendere l’impasto. L’unica regola fondamentale: la sfoglia da tradizione deve essere tanto sottile da potersi vedere in trasparenza la basilica di San Luca.
Obiettivo della giornata – poi raggiunto – era quello di stendere tanto impasto da poter formare un’unica sfoglia lunga almeno 120 metri, record raggiunto sempre a FICO nell’anno precedente. Anche se il vero obiettivo, quello metaforico, era di valorizzare l’arte delle sfogline riconoscendo la tradizione di un territorio. Un messaggio importante da lanciare in questo periodo di ripresa delle attività post COVID 19.
Da sottolineare come l’evento sia stato svolto nella massima sicurezza, con le debite distanze e le precauzioni del caso (ai partecipanti, tutti muniti di mascherine, venivano forniti guanti monouso).
Ma chi sono le sfogline?
In Emilia Romagna, e soprattutto a Bologna, fare la pasta è un’arte tramandata da generazioni. Le sfogline storicamente erano le maestre di quest’arte che impastavano e stendevano la sfoglia rigorosamente a mano, trasformandola nei formati di pasta più richiesti, dalle lasagne alle tagliatelle, fino anche ai tortellini.
L’impasto è semplice dal punto di vista degli ingredienti: farina 00 e uova freschissime. Eppure non è altrettanto semplice trovare le giuste dosi, il corretto modo di impastare a mano e di stenderla con il mattarello. Ma stranamente è tutto trasparente, senza segreti.
Anche questo evento a FICO si è trasformato in un’attività didattica, con le sfogline professioniste pronte a rivelare i trucchi del mestiere per avere una sfoglia gustosissima e poterla preparare anche a casa. Hanno partecipato all’evento molte Associazioni ed Aziende specializzate nella sfoglia emiliana: Cesarine, Casa Artusi, SfogliAmo, La Trattoria Bolognese, La Campofilone.
Tra le postazioni c’è stata anche una presenza importante, quella di Alessandra Spisni, considerata la Regina delle Sfogline nonchè maestra di questa bellissima arte e titolare de La Vecchia Scuola Bolognese – Associazione delle Sfogline, dove sono organizzati corsi e degustazioni a tema.
Non solo pasta grazie agli assaggiatori ONAV
Il premio per i partecipanti all’evento era la possibilità di scoprire gratuitamente un altro pezzo storico della cultura enogastronomica dell’Emilia Romagna: quella dei vini.
In assaggio ben 15 etichette di vini locali, in un percorso di degustazione che affonda le sue radici nel territorio: 15 varietà di Pignoletto e di Lambrusco. Il Pignoletto infatti è il vino classico dei colli bolognesi (qua trovate la mia guida su quali assaggiare e dove trovarli) mentre il Lambrusco è prodotto quasi esclusivamente in Province dell’Emilia Romagna.
Due DO egregiamente descritte dagli assaggiatori ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino), che sono riusciti a raccontare un territorio ed a valorizzare le singole particolarità delle etichette. Non tutti i vini della categoria “Pignoletto” sono uguali infatti, ed ognuno ha specifiche peculiarità pur seguendo tutti lo stesso disciplinare. Lo stesso discorso vale per il Lambrusco e per tutte le tipologie di vino.
Per ripetere l’esperienza
L’evento è stato unico ed eccezionale, ma esperienze simili sono sempre presentate a FICO.
Ad esempio, è inserito nel programma quotidiano un corso di filiera su come fare la sfoglia perfetta all’emiliana, come una volta. E’ organizzato dalle sfogline di SfogliAmo ed acquistabile sul sito di FICO. La pasta è uno dei piatti ricorrenti, e potrete assaggiarla in vari stand, a seconda dei vostri gusti.
Io ad esempio mi sono fermato a gustare un bel piatto di tortelli alla crema di parmigiano e prosciutto di maiale cotto a bassa temperatura, presso la Trattoria Bolognese, all’interno di FICO.
Anche il reparto dedicato ai vini è ben organizzato e ricco di proposte provenienti da tutta italia. Tra i vini dell’Emilia Romagna sono sempre disponibili delle proposte di Pignoletto e di Lambrusco, con indicate le modalità di conservazione e gli abbinamenti perfetti per poterlo servire al meglio anche a casa propria.