Ci troviamo a San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze, e più precisamente in Via Malafrasca 234 dove risiede l’Azienda Agricola Nieddu Giovannino. L’azienda fa parte della rete dei Caseifici Agricoli (qui per saperne di più) e visitarla è d’obbligo se si vuole assaporare un po’ di Toscana gastronomica.
Un’arte di famiglia
La storia di Giovannino prende piede da una tradizione di famiglia. Giovannino infatti non è originario della Toscana, ma è arrivato nel 1967 dalla Sardegna. In quel periodo i genitori, esperti casari, hanno avviato l’Azienda tramandando a Giovannino la passione per un’arte storica: quella della pastorizia.
In quel periodo fare formaggi era un’arte complessa ed alla passione si abbinava una tecnica sopraffina. La strumentazione disponibile non era quella odierna, si utilizzavano stufe di rame e quanto disponibile in ambiente domestico. Il formaggio stesso aveva un valore diverso: era un pezzo di casa, di famiglia.
Questo profondo rispetto per un prodotto nobile non è cambiato. Giovannino, oggi affiancato dalla moglie Sandra, continua a mettere un po’ di sè, della sua storia e della sua tradizione familiare nel formaggio. Mangiare il suo formaggio diventa un’esperienza storica e culturale.
L’allevamento
Il cuore del caseificio sono gli animali, curati con rispetto ed amore. Giovannino alleva oltre 150 pecore sarde accompagnate da due simpatici cuccioloni di pastore abruzzese dal pelo bianco, proprio come le pecore.
Fondamentale è il nutrimento degli animali, che hanno disponibilità di pascolo libero, fieno lungo e convenzionale. Gli animali vivono allo stato brado, mangiando solo erba, cereali e fieno. Questo è indispensabile per garantire il benessere degli animali ed un latte eccellente.
Ma non solo: le pecore sono controllate, soprattutto di notte, quando il pericolo del lupo (problematica che si sta diffondendo in Toscana) e tenute al sicuro in un ambiente protetto ma accogliente e naturale.
La stessa cura ed attenzione sono dedicate alla fase di mungitura, che si concentra alle prime ore del mattino. Così è garantito il benessere delle pecore ma anche il rispetto di tutte le norme igieniche e la sicurezza di una materia prima di qualità.
I formaggi
La specialità della casa sono i pecorini, senza dimenticarci della ricotta prodotta in Azienda, di cui Giovannino è orgogliosissimo.
Il pecorino fresco, ottenuto da latte pastorizzato intero, viene servito come delizioso antipasto, accompagnato da composte di frutta. Poi c’è il pecorino stagionato, per un antipasto più saporito, accompagnato da miele (magari di castagno). Oppure utilizzato per i primi piatti classici della cultura gastronomica italiana, dalla cacio e pepe al pesto alla genovese.
E come non menzionare il pecorino a latte crudo? E’ fatto “come una volta”, a pasta morbida, semplicemente da tagliare e mangiare preservandone il gusto specifico tipico del territorio toscano.
Infine ci sono i pecorini aromatizzati, con l’aggiunta di peperoncino, tartufo o altre spezie ed aromi. Adatti a tutte le occasioni ed abbinabili in vario modo a seconda della particolarità del singolo aroma.
In vista dell’Open Day
Il 12 e 13 Settembre 2020 si svolgerà l’Open Day dei Caseifici Agricoli (qua per saperne di più, con il racconto del 2019 alla Fattoria Le Caprine). In ripresa dal periodo di quarantena, le Aziende stanno programmando l’apertura del proprio caseificio al pubblico.
Anche l’Azienda Agricola Nieddu Giovannino aprirà le porte ai curiosi. Sarà possibile infatti svolgere una visita guidata del caseificio e dell’allevamento, ascoltare la storia del caseificio e degustare i pecorini (freschi e stagionati), serviti con gustosi abbinamenti.
Ovviamente la degustazione guidata sarà accompagnata con del Chianti Classico: il caseificio si trova proprio nella zona di produzione del vino più famoso della Toscana. Se non siete mai stati nel cuore del così detto “Chiantishire”, questa sarà una buona occasione per organizzare una visita alle aziende vitivinicole del territorio.
Oltre alla degustazione ed alla visita in azienda, potete poi proseguire il tour della zona con la visita alla Badia a Passignano (Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano). Si tratta di una abbazia fortificata del 1049, nel borgo di Passignano, tipico della Toscana medievale con una casa-torre del XII secolo. Se invece siete appassionati di arte, a San Casciano vi attende il Museo Ghelli, con opere e raccolte archeologiche, di arte sacra e architettura. Tra le opere d’arte, anche la famosa “Madonna col bambino” di Ambrogio Lorenzetti. Sempre a San Casciano, la Torre del Chianti (o Torre dell’acqua) a quasi 40 metri di altezza vi fornirà una visuale completa della zona del Chianti.
Contatti
Per tutte le informazioni sulla Rete dei Caseifici Agricoli e sulla partecipazione all’Open Day si rimanda al sito dei Caseifici Agricoli dove saranno pubblicati prossimamente il programma e tutte le novità dell’edizione 2020. Si ricorda che è caldamente consigliata la prenotazione della visita all’Azienda, soprattutto per evitare sovraffollamenti.