Matrimonio da LargoBaleni


Col matrimonio la donna acquista la libertà e l’uomo la perde.

E’ una delle tante frasi che si sentono sul matrimonio, argomento sempre più bersaglio di futile ironia ed alla base di stereotipi di genere.
La verità è che rimane il sogno di tutti noi: quello di trovare la tanto attesa metà della mela, una persona che ci completi e che ci aiuti nel percorso di continua crescita che è la vita. A meno che non siate un LargoBaleno: io equivalgo già a circa 6 mele, per la mia ingombranza più o meno metaforica.
Se poi a sposarsi è FratelloneBaleno, non può che prospettarsi una occasione più unica che rara.

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Simbolo del matrimonio?

E’ stata una lunga discussione, che ha portato ad una non decisione: non si è trattata di una vera e propria scelta, quanto di una naturale presa d’atto. Il simbolo del matrimonio non poteva che essere il peperoncino. Non uno in particolare, ma tante varietà unite da un significato simbolico di fondo: la fortuna.
Fortuna perché FratelloneBaleno e CognataBaleno si sono trovati, come si può trovare la sorpresa speciale negli ovetti di cioccolato Kinder.
Fortuna perché è quella che si augura ad una coppia di sposi, non tanto perché sia da base al matrimonio, retto da altri principi quali l’amore, la fiducia, il rispetto reciproco, ma perché accompagni la coppia nel futuro.
Fortuna, nel senso latino del termine, di destino. Non per forza positivo, perché il matrimonio non è solo buona sorte, ma nel senso temporale, che possa temprare gli animi ed unirli davvero nella buona e nella cattiva sorte. Perché il matrimonio è per sempre.
Simbolo del mio tavolo era in particolare l’Aji Amarillo, dal colore arancione, grande, profumato e poco piccante. Un po’ come è un LargoBaleno: non eccessivo, ma sempre presente. Un po’ eccentrico, ma piacevole (anche se dicendo così risulto davvero poco modesto).

 

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Aperitivo: succhi, spumanti, buffet misto con prodotti di stagione

L’aperitivo è stato classico, ed è servito ad aprire le danze e far ambientare gli ospiti. Ed è stato gratificante oltre che rinvigorente.
Il matrimonio è stato piacevole, con tante lacrime, tanto riso, tanto caldo. La musica giusta, la sposa bellissima, lo sposo stranamente serio ed emozionato.
Quello che è stato distruttivo, invece, la preparazione! Dall’attacchinaggio delle foto degli sposi nel quartiere, al pranzo (che doveva essere leggero ma che in una casa di LargoBaleni è stato rinforzato in un attimo) con parenti ed amici stretti, alla vestizione dello sposo con tanto di fotografo ad immortalare la scena, alla vestizione del LargoBaleno-Testimone (senza aiuto e senza foto) che con quel caldo e la mia incapacità con gli abiti e le cravatte, unita alla fretta, mi ha devastato.
Insomma, se anche ci fosse stata della carta o del legno, mi sarei mangiato di gusto pure quello come aperitivo.
Piccola mela di Biancaneve: i bicchierini monoporzione di melone e patate, che a vista sembravano a base di zucca, e che mi hanno fatto rimanere con la bocca amara, dato che odio il melone.
Seconda mela di Biancaneve: non ho potuto combattere con le altre zitelle per conquistare il bouquet, perché uomo. Il mio destino amoroso è sempre da #maiunagioia.

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Primi piatti: riso con melanzane e burrata; sedani di pesce

Mi si riempie il cuore, perché finalmente posso sedermi senza continuare a girare tra gli invitati e fare gli onori di casa. E perché anche i neo sposini possono mangiare qualcosa. Purtroppo non esiste un tavolo degli zitelli, e finisco con altre due coppie. Per fortuna, tra le due coppie c’è CuginaBaleno che è la mia anima gemella, la mia ombra da quando ci siamo visti la prima volta: avevo 11 mesi. Dicono che abbiamo passato i primi tre anni di conoscenza a picchiarci, ma da quando ne ho memoria ci adoriamo. Insomma, nessuna coppia eccessivamente sdolcinata, che durante i primi sarebbe stata troppo persino per un goloso come me.
La scelta della musica di sottofondo era senza dubbio discutibile, ma il vino bianco perfetto.

Secondi piatti: Arista, patate al forno e bietoline

Mi si riempie il cuore per la seconda volta. E’ il secondo perfetto per FratelloneBaleno e CognataBaleno: il classico secondo del pranzo in famiglia, perché in fondo, anche se siamo nonsoquanti invitati, a tratti anche sconosciuti, rimaniamo una grande ingombrante strampalata famiglia.
Confettata
Non sono stato a molti matrimoni, ma una pensata geniale è quella della confettata fai da te. Oltre alla classica bomboniera, data ad ogni famiglia di invitati, è stato disposto un enorme tavolo con i confetti di vari gusti, e delle bustine da riempire secondo la propria voglia/esigenza. I miei preferiti: cappuccino, fragola e peperoncino.

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Dolci: cannoli; monoporzione di pan di spagna e crema

Per unire la tradizione sicula di un lato della famiglia (lo so, invitati, non erano come i cannoli sicliani, ma quello che conta è il significato, no?) alla toscanità dell’altra, con i classici pan di spagna delle feste che qui si usano decorati con la crema al gusto che si preferisce.

Dolce nuziale: torta decorata a vista

Senza cioccolata, perché a FratelloneBaleno non piace, ma con la crema ed i frutti di bosco, ed un pasticcere che ha decorato con la panna il dolce davanti a tutti gli invitati. Non so come abbia fatto: io mi sarei sciolto per l’agitazione, ed avrei rovinato tutto con una semplice Z di zorro. Molto bella come idea, che per me era una novità, sempre perché non sono abituato ai matrimoni.

Che dire? Il matrimonio è stato bellissimo e la festa anche, ma ancora più bello è stato cogliere aspetti dei vari componenti di questa LargoFamiglia che solitamente rimangono nascosti. Ma è stato bello anche vedere che certe cose non cambiano mai, come la scarsa puntualità di BabboBaleno.
Mi è piaciuto ballare la salsa e cantare al karaoke “Una canzone d’amore” degli 883, mi è piaciuto rubare cosi tanti confetti da farmi esplodere le tasche, e mi è piaciuto testimoniare l’amore di una delle coppie più dolcemente strampalate che abbia mai conosciuto.

Ps. Grazie ad Ornella di “Fiori Bomboniere e Decori” di Navacchio (PI) per lo splendido aiuto ci ha dato e per il lavoro svolto, tanto da guadagnarsi il titolo di FioraiaBalena (anche se ora è secca).