Il linguaggio…dei muffin!

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Tutti conoscono la florigrafia, il linguaggio dei fiori. Una rosa rossa è simbolo di passione; regalare un olivo è un segno di pace; ricevere un cavolo porta fortuna e profitto. Ma quanti conoscono il linguaggio dei muffin?

I muffin sono i più tipici dolci lievitati del Regno Unito, inizialmente prodotti al mattino con il pane avanzato dalla cena precedente, poi diventati tanto nobili da essere gli immancabili protagonisti sui banchetti all’ora del the. Ed oggi sono diffusi in tutto il mondo, da quelli confezionati a quelli prodotti con ingredienti di prima qualità a km zero.

La cosa che più mi affascina dei muffin, è che sono monoporzione, e lasciano quindi la possibilità ai singoli divoratori seriali di dolci, di scegliere il preferito senza dover trovare un compromesso tra gli amanti della cioccolata e quelli della crema. Ed è un argomento che tocca particolarmente un LargoBaleno considerato che la nostra specie è tanto vasta da rendere impossibile la creazione di un dolce che vada bene per tutti.

E sarà sicuramente capitato anche a voi di ricevere in regalo un muffin, che fosse fatto in casa o meno. Diciamocelo: i fiori sono belli, ma vuoi per i prezzi, vuoi per la gioia che può dare la gola, sono stati superati dai dolci.

Non rimane che indagare sul significato dei muffin! Ovviamente non elencherò tutti i tipi di muffin, perchè sono praticamente infiniti, ma mi limiterò ai 4 che preferisco e che sono più comuni.

Sei solo un essere umano. Si vive una volta e la vita è meravigliosa, così mangia il tuo red velvet cupcake” cit. Emma Stone

Parliamo della regina dei dolci americani: la red velvet. La torta “velluto rossa”, una sorta di pan di spagna farcito con crema alla vaniglia, il cui nome deriva dalla caratteristica più evidente, quella di essere colorata di rosso. Tutto il mondo è impazzito per la red velvet, ed è diventata, per il colore rosso, il dolce più comune a S. Valentino.

Apro una piccola parentesi: per noi LargoBaleni zitelli, non è bello trovare sempre e solo muffin red velvet con sopra appiccicati dei cuori, anche a settembre!

Ad ogni modo, per quanto il muffin red velvet sia collegato idealmente all’amore, mi spiace contraddirvi ma nel significato del dolce, nel linguaggio dei muffin, è l’esatto contrario. Ragioniamo: il muffin red velvet è un muffin alla vaniglia travestito, con l’abuso di colorante alimentare, in un dolce dell’amore. E’ un muffin mascherato. Il muffin di chi ha qualcosa da nascondere o da farsi perdonare.

Nel linguaggio dei muffin, quello red velvet indica: rimorso, menzogna.

 

Non c’è così tanta metafisica sulla terra come in un cioccolatino” cit. Fernando Pessoa

Ha ragione Fernando Pessoa. Immaginate quindi quanta metafisica possa esserci in un muffin al doppio cioccolato! Sto parlando di quello con impasto al cioccolato fondente, e cuore di cioccolato bianco.

Non pensate alle calorie, è solo l’immaginario collettivo che colloca tutti i dolci alla cioccolata come estremamente peccaminosi. Non che siano dietetici, sia chiaro, ma non sono più calorici degli altri muffin (tranne di quelli light, tipo alla carota).

Il cioccolato è da sempre il simbolo della lussuria. O meglio, lo è sempre stato fino ad oggi. Oggi il cioccolato è il miglior amico degli infelici, di chi ha bisogno di rassicurazioni, ma anche di chi vuole una carica in più e trova quella energia immediata in un quadretto di fondente.

Il significato di un muffin al doppio cioccolato è proprio questo: un metafisico flusso di energia positiva tra la materia e chi la assume, correndo il rischio di essere additato come “ciccione” per le dicerie popolari.

Nel linguaggio dei muffin, il doppio cioccolato indica: amicizia, aiuto, sostegno.

 

…li pistacchi eccitano gli ardori di Venere e accrescono l’umore feminale, perch eccitano una dolce fermentazione del sangue cit. Lemery

E’ così che si parla dei pistacchi nel trattato degli almenti di Lemery, dopo averne descritto le preziose proprietà nutrizionali e benefiche per il corpo.

Il pistacchio, tesoro di Bronte, in Sicilia, è quel genere di prodotto che si utilizza solo nelle occasioni speciali, perchè si ha una sorta di timore reverenziale verso il suo immenso potere. Il pistacchio, quello buono, è un po’ una leggenda.

E così il muffin al pistacchio, con un cuore intenso e godurioso, non può che che essere riservato ad una occasione speciale. Non so come girarci intorno poeticamente, la frase di Lemery spero mi aiuterà, ma se non bastasse sarò più esplicito.

Il muffin al pistacchio, nel linguaggio dei muffin, indica: passione, stimolo sessuale.

 

È come per le torte, alla fine di ogni serata, del cheesecake e della torta di mele non rimane assolutamente nulla, della mousse di pesche e della torta di cioccolato ne rimangono delle fette, mentre la meravigliosa torta di mirtilli rimane intatta” cit. dal film Un bacio romantico

Parliamo del muffin alla torta cheesecake. Abbinare la crema al formaggio ad una torta così strutturata, ma pur sempre semplice, è stata un’idea assolutamente geniale. Non so chi sia l’inventore delle cheesecake, pare un greco, ma non è davvero questo l’importante.

Importante è invece sottolineare che è la torta degli ultimi anni. Quella che, come i muffin, può essere personalizzabile, lasciando spazio alla creatività del cuoco di turno, ed ai gusti dei commensali.

E non è uno di quei dolci che si classificano automaticamente come “NeMangioUnaFettaEMuoro”. Ha una storia, una cultura, un regresso di spessore, o almeno ne dà il sentore.

Il muffin al gusto di cheesecake è quello più brutto da vedere, con le sue imperfezioni e la sua fragilità. Ma è anche uno dei più buoni e dei più apprezzati.

Nel linguaggio dei muffin, è proprio questo: sostanza, voglia di rivalsa, meritocrazia.

 

Spero che questa breve guida sui muffin vi sia piaciuta, e spero che possa esservi d’aiuto nella futura scelta di un regalo da fare al vostro partner, ad un familiare, ad un amico o perchè no, a voi stessi!

ps. un grazie alle mie attuali fornitrici di muffin di tutti i gusti, le ragazze del Filter Coffee Lab di Pisa. Le trovate in Via S. Maria 47, e questo è il loro sito:

http://www.filtercoffeelab.com/

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