Lavanda in cucina e nel piatto

“Meanwhile, spring came, and with it the outpourings of Nature. The hills were soon splashed with wild flowers; the grass became an altogether new and richer shade of green; and the air became scented with fresh and surprising smells — of jasmine, honeysuckle, and lavender.”

 

“”Nel frattempo è arrivata la primavera, e con essa le effusioni della Natura. Le colline furono presto spruzzate con fiori di campo; l’erba è diventata di una tonalità del tutto nuova e più ricca di verde; e l’aria si arricchì di profumi freschi e sorprendenti -. di gelsomino, caprifoglio, e lavanda “

 

 

Perché citare il Dalai Lama?

Perché oggi è il primo giorno di primavera, e perché mi sembrava la più poetica frase sulla lavanda. Ebbene si, è davvero ardua l’impresa di trovare delle citazioni sulla lavanda…ed io che pensavo fosse un fiore comune e popolare, un po’ per il suo profumo tradizionale, un po’ per il suo colore che la rende quasi unica.

 

Il tema, quello della lavanda, mi è stato suggerito. O meglio, mi è sorta questa curiosità quando una cara amica mi ha inviato una foto di un antipasto prelibato a base di lavanda. E mi sono chiesto perché nella mia mente fossi convinto che la lavanda fosse utile solo per fare saponette o per profumare gli armadi della biancheria.

 

In realtà in passato ho assaggiato un cupcake con una ganache alla lavanda, proposto a Dolcemente da Sara, la maga della Cookiss Bakery, ma noi LargoBaleni, un po’ come i pesci rossi, abbiamo la memoria corta.

 

Mi sono quindi documentato, ed ho scoperto che in realtà la lavanda ha tantissime proprietà benefiche per il corpo (motivo per cui viene utilizzata molto nella cosmesi), e dona quindi ai piatti non solo un sapore del tutto nuovo ed un profumo invitante e fresco, ma anche una nota healty che non guasta mai.

 

Alla lavanda sono infatti attribuite attività sedative, antispastiche, antinfiammatorie, antimicrobiche e perfino ipocolesterolemizzanti. E’ utile contro l’irrequietezza e l’insonnia; contro i disturbi digestivi e circolatori. (Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/lavanda.html)

Ma la lavanda (ed in particolare l’olio essenziale) è anche un antidepressivo, una cura contro il raffreddore, l’influenza, il mal di schiena ed il mal d’orecchi. Insomma una cura a tutti i mali del mondo!

 

Del resto il nome stesso ha una etimologia ben precisa. Dal latino “lavare”, ricorda che la pianta in passato era utilizzata per lavare il corpo. Ma in senso più metaforico, la lavanda è la pianta che purifica non solo il corpo, ma anche lo spirito.

 

Ma la mia curiosità da LargoBaleno è andata oltre, ed ho cercato qualche ricetta a base di lavanda. Non ho reperito facilmente la “lavanda ad uso alimentare” ed anzi, entrando in un paio di negozi ho trovato solo la faccia sbigottita delle commesse. Fino a quando, quasi per caso, in una vecchia erboristeria di paese eccola, in un enorme barattolo, pesata al momento ed a basso costo.

 

L’uso più ovvio della lavanda in cucina consiste nel mettere un paio di fiori in una tazza di acqua bollente, da lasciare in infusione e degustare in un freddo pomeriggio d’inverno.

 

Molto comune è anche la presenza del fiore della lavanda nelle “erbe provenzali”, quelle che si usano per insaporire la carne o il pesce. In Provenza, pensate, esiste anche un museo della lavanda (http://www.museedelalavande.com/it/).

Per quanto riguarda la preparazione dei dolci, si consiglia di lasciare in infusione la lavanda nel latte, da utilizzare per la creazione di creme o impasti (ovviamente dopo aver tolto i fiori, che avranno insaporito il liquido).

 

Infine, il vero piatto da preparare con la lavanda, quello che è un grande classico (a mia insaputa), è il riso con la zucca. Ho seguito quasi alla lettera la ricetta di Carla, una fedelissima LargoBalena (<3) che potete trovare pubblicata sul blog di timoebasilico (http://www.timoebasilico.com/2014/10/risotto-alla-zucca-profumato-alla.html). Non è difficile, per niente, ed il risultato…eccezionale!

 

Fatemi sapere cosa ne pensate, e se provate a farlo…foto e tag su instagram!
Vi ricordo che mi trovate come @largo_baleno;

Carla: @mayazetaci

Timo e Basilico: @timoebasilico