La cosa che più mi piace del Natale è senza ombra di dubbio l’atmosfera: le luci colorate, le caldarroste vendute per strada, la carta da regalo, gli addobbi, i primi alberi (anche se quello che è stato allestito a Pisa in piazza delle Vettovaglie possiamo definirlo oggettivamente bruttino).
Questa atmosfera di generale bontà d’animo e di quiete porta con sé l’inarrestabile voglia di fare compere e di dedicarsi ai primi regali. Forse proprio per l’atmosfera, io inizio a farli sempre molto presto ed anche a riceverli. Ma c’è di più: non riesco mai a battere la mia forte curiosità e quelli che ricevo non riesco mai a lasciarli intatti fino a Natale e finisco per aprirli ed utilizzarli prima del dovuto.
E parenti, amici e conoscenti ormai lo sanno: i regali che più apprezzo sono quelli che riguardano il mondo del cibo in generale. Per altro ho iniziato a portare regali enogastronomici anche come souvenir in ritorno da qualche viaggio, perché non c’è modo migliore per raccontare un posto che portare un pezzo di cultura alimentare.
Non sono mai stato in Portogallo, ma ne ho sempre sentito parlare bene soprattutto da una delle mie amiche del cuore che se ne è innamorata e ci torna ogni volta che le è possibile. Di ritorno da questo viaggio mi ha portato una cosa splendida: la cannella. La fenomenale e famosissima cannella che rende speciali i tipici dolcetti, i “Pasteis” (noti col nome di Pasteis de Nata o Pasteis de Belem).
La ricetta di questi dolci è segretissima, anche se sul web se ne possono trovare varie versioni, ma pare che nessuna renda giustizia a quei dolcetti nati nella pasticceria che dal 1837 li produce e che si chiama proprio “Pasteis de Belem”. In sostanza si tratta di un cestino di pasta frolla ripieno di crema aromatizzata alla cannella fatta con l’aggiunta della panna. Insomma, simili ai pasticciotti pugliesi, come idea (non arrabbiatevi, non è per fare un paragone: sono due cose ben diverse), e dalla forma di tartine.
Per esse più precisi, occorre citare la definizione dei Pasteis de Belem che è stata prodotta nel 2001 dalla “Direzione generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale” tra i prodotti alimentari tradizionali portoghesi:
“Tortine di circa 7 cm di diametro, di pasta sfoglia fatta con farina, margarina ed acqua, ripieni di crema pasticciera fatta con tuorli d’uovo, farina, latte intero, zucchero, acqua, cannella e buccia di limone”.
Per una ricetta simile, vi rimando al post che ho pubblicato quasi due anni fa sui pasticciotti fatti in casa.
Per saperne di più sui Pasteis de Belem, invece, vi rimando alla pagina dei Productos Tradicionis Portogueses.
Per quanto riguarda la cannella portoghese invece ho preferito creare una ricetta alternativa: dei muffin alla zucca e cannella. Si tratta di una ricetta semplice ed intuitiva, che secondo me si sposa benissimo con la cannella. Una di quelle ricette della domenica pomeriggio, quando fuori è freddo e la casa richiede un forno acceso ed il profumo di dolci.
Ho bollito 200 grammi di zucca, finché non si è intenerita. L’ho spostata in una ciotola e dopo averla disfatta con l’utilizzo di una spatola, l’ho amalgamata a 100 grammi di burro, 100 grammi di zucchero di canna e 100 grammi di miele. Ho aggiunto 2 uova e 200 grammi di farina, insieme ad un cucchiaino di cannella (ho usato circa metà della bustina). Ho continuato a mischiare, stavolta usando una frusta (a mano, perché è quella la magia del Natale), ho riempito i pirottini aggiungendo in alcuni delle gocce di cioccolato fondente, ed ho infornato a 180 gradi per circa 20 minuti.
Il risultato è stato quello di ottenere dei buonissimi muffin, morbidi e saporiti; di portare un po’ di Natale in anticipo; di avere la cucina invasa dal profumo dolce e pungente dei dolci alla cannella; di scoprire un po’ di Portogallo che ad oggi rimane tra le mie “mete da sogno”.
Fatemi sapere che ne pensate, e soprattutto fatemi sapere se avete mai provato gli originali “Pasteis de Belem”!