A quanto pare il periodo di gestazione di una MammaBaleno è di nove mesi, precisi. E stando ad i suoi racconti, prima di nascere LargoBaleno ha preteso un piatto di spaghetti al sugo di pomodoro di NonnaBaleno. Che sia quello il motivo per cui è carboidrato dipendente, adesso?
Lo avrete capito, il tema di oggi è il compleanno!
Ma partiamo da principio. Vi ricordate dei vostri compleanni? Dei primi di cui si ha memoria, quelli festeggiati con i compagnetti delle elementari, con una torta immensa, tanti regali super belli e giochi stratosferici organizzati da animatori divertentissimi? Un LargoBaleno no, non ne ha memoria.
Non è l’introduzione di una storia melodrammatica, ma quella di un essere nato il 27 di luglio. Quando tutti sono in vacanza e rimangono a festeggiare solo i parenti, con la loro imponente presenza. Quando le mega torte sono proibite perché “d’estate si mangia la crostata di frutta”. Quando i giochi all’aria aperta sono sostituiti da una sedia davanti al ventilatore. Quando i regali si tramutano in orribili t-shirt, che trasformavano quell’adorabile malinconico cucciolo di LargoBaleno in una enorme salsiccia.
Ma quest’anno ho reagito alla consuetudine. Per questo mio quarto di secolo, ho voluto ribellarmi alla routine. Basta crostata di frutta: enormi torte di panna e crema chantilly con fragole o cioccolato (si, ho avuto ben due torte). Sì alle uscite: aperitivo tattico con gli amici al fresco degli alberi, anche se con vista Arno, che non è propriamente un bel vedere. Ed una sola regola: regali belli!
E lo sono stati davvero. Ho ricevuto:
-una adorabile tazza a forma di LargoBaleno, con apposito spazio per un biscotto (come se un biscotto mi possa soddisfare…tsk!)
-un cappello da chef personalizzato (faccio danni in cucina ma ogni tanto riesco anche a fare cose belle e buone. E pare che gli chef rimorchino più dei calciatori!);
-una vellutata da barba della Lush a base di decotto di lavanda e caffè (perché per svegliarmi bene ho bisogno anche del caffè sulla barba);
-un audiolibro: “La scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi letto da Paolo Poli <3
Ma dopo qualche settimana dal mio compleanno ho anche una riflessione da fare, e devo confessare che a 25 anni:
-non so fare la capriola: motivo per cui mi hanno buttato fuori dalla mia prima squadra di pallavolo a 13 anni.
-non so farmi la barba con il rasoio: ed anche se la moda vuole la barba, quindi mi salvo non dovendola fare spesso, rimane un momento di patimento;
-non so pelare le patate come NonnaBaleno: ci impiego un’infinità di tempo per non sprecare la polpa;
-non so tenere la lingua a posto: pensavo che crescendo sarei diventato più discreto, invece no;
-non so dire le bugie: finisco per cadere in fallo, sempre;
-non so reprimere alcune fobie: no, non confesserò pubblicamente di avere paura del buio e dei serpenti;
-non sono affine si superalcolici, quelli strani che bevono nei film i “tipi grandi”.
Insomma, tutto questo post per dirvi che è vero, noi nati d’estate siamo sfortunati, ma se ci impegniamo, lo possiamo trasformare in un compleanno top!
Ma…così hai svelato la tua età…
Ciao, Largo Baleno!
http://talesfromthefood.com/
Non dovevo?
Dai ancora è un’età svelabile 😀